Primavera e ripresa vegetativa

Primavera? In natura si manifesta repentina la ripresa vegetativa: avvertendo l’aumento delle temperature, il nostro prato ha voglia di crescere con velocità e vigore. È però reduce dallo stress dell’inverno: dunque, al fine di assecondare la sua crescita corretta, vanno innanzitutto riparati i danni subiti a causa del freddo, rinforzando il manto erboso tramite il nutrimento di cui necessita e i sistemi preventivi verso possibili attacchi funginei.


Qual è quindi il primo importante intervento da programmare?
Sì, proprio la concimazione: se ci avete seguiti attentamente nel corso delle nostre rubriche, conoscete la risposta. È difatti consigliabile una concimazione di tipo granulare, con un buon bilanciamento di azoto e potassio a lento rilascio: essa presenterà effetti positivi immediati come a lungo termine.

Nella scelta del fertilizzante, è utile tenere conto delle differenti forme di azoto, diverse per proprietà e conseguentemente per utilizzo. Esistono il nitrato ammonico e il nitrato ammonico calcareo, nei quali l’azoto è presente in forma ammoniacale e nitrica, e l’azoto ureico, che, sebbene mostri una maggiore concentrazione di nutrimenti, risulta meno efficace a causa del fatto che si disperda facilmente per volatilizzazione.

Ricordiamo, infine, l’importanza di provvedere a una biostimolazione per mezzo di estratti umici e fulvici a protezione dell’apparato radicale e della flora batterica. A questi si possono abbinare prodotti a base di trichoderma, un fungo che instaura una relazione stretta con la pianta a beneficio di entrambi: il trichoderma produce sostanze che inducono una risposta immunitaria nel vegetale, limitando lo sviluppo di funghi patogeni. Un’azione naturalmente efficace.

 

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